VERONA. INAUGURATO LO STAND DELLA REGIONE DEL VENETO A VINITALY


VERONA. “Con quasi 100mila ettari, 14 milioni di quintali di uva prodotta e 11.747 mila ettolitri di vino, il 2021 si conferma un’ottima annata per il nostro comparto vitivinicolo. Questi numeri ci dicono che è giunto il momento di pensare ad una legge che protegga le nostre eccellenze dalle falsificazioni e da chi tenta di screditare, danneggiare o portarci via un prodotto che è simbolo della nostra storia, della tradizione e del lavoro dei nostri imprenditori agricoli. Il vino è così importante e vitale per la nostra economia che solo un ‘Golden Power’ può di fatto difendere un patrimonio in Europa e non solo, come se fosse un’unica grande azienda strategica dell’eccellenza made in Italy”.


Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, inaugurando lo stand della Regione del Veneto, presente come da tradizione al Vinitaly. Lo spazio espositivo regionale si trova al Padiglione 4, posizione D4/E4. Assieme al Presidente presenti al taglio del nastro anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, la Vicepresidente della Regione, Elisa De Berti, l’assessore al Turismo, Federico Caner e il sindaco di Verona, Federico Sboarina.


“Dopo la brusca frenata del 2020 e un inizio d’anno un po’ incerto, nel 2021 l’export di vino veneto è tornato a cresce, superando anche i livelli pre-pandemici – prosegue il Governatore -. La Regione, da sola, continua ad esportare più di Piemonte (884 milioni di euro) e Toscana (815 milioni) messe assieme: le due regioni che seguono il Veneto nella graduatoria regionale, e, in una classifica virtuale con i Paesi del mondo, si inserirebbe al 4° posto, alle spalle di Francia, Italia e Spagna e prima di Australia e Cile”. “Un prodotto che continua a crescere all’estero e che gioca la carta della qualità. Infatti, nel solo comparto del cibo il Veneto conta 18 DOP, 18 IGP e 5 specialità tradizionali garantite a cui si aggiungono le 14 DOCG, le 29 DOC e le 10 IGT per il settore del vino” conclude Zaia.

Barbara Braghin

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