Porto Viro. Progetto "Mimesi di coppia" prodotto dal fotografo Riccardo Duò

PORTO VIRO. In biblioteca civica a Porto Viro si è concluso con successo il progetto fotografico "Mimesi di coppia" condotto e curato dal fotografo tagliolese Riccardo Duò, che dice di sè: "Ho cominciato ad esporre con: "Mestieri Tajanti", il cui scopo era fare aggregazione in paese, perché tutti si lamentavano che a Taglio di Po non succedeva mai nulla di interessante, è un paese morto ecc.


Così ho preso una trentina di persone e le ho rese protagoniste della storia produttiva del paese. Poi è arrivata "Scusate il Ritardo", il cui scopo era conoscere le persone nascoste dietro gli stereotipi della disabilità, conoscere le loro passioni, sogni e desideri".


Lo scorso ottobre è stato tra i protagonisti delle mostre allestite presso la Sala Eracle durante la rassegna "Matti per i libri". Con "Scoprendo Gianni Rodari" ha dato vita ad un interessante connubio fra scatti e letteratura, dove le filastrocche del celebre scrittore sono state tradotte in immagini.

  

L'evento fotografico ha visto la collaborazione della biblioteca per ragazzi "La Bottega di Pinocchio", con la lettura dei brani protagonisti da parte dei piccoli lettori della biblioteca. Con "Mimesi di coppia" ha dato vita ad un divertente connubio fra le persone, che si sono prestate ad interpretare celebri coppie di personaggi dell'arte, del cinema, della storia e della letteratura.


In biblioteca è stata organizzata una giornata di shooting fotografico, con un vero e proprio set, dove alcuni utenti si sono immedesimati nelle vite altrui con entusiasmo, partecipazione, ma soprattutto, giocando molto. Le coppie rappresentate sono state:

  

le gemelline del film Shining; Anna ed Elsa di Frozen; Crudelia De Mon e il centounesimo dalmata; Salvador Dalì e la moglie Gala; Marina Abramovic ed Ulay; Gomez e Morticia Addams; la Matrigna ed il suo specchio; Thelma e Louise; Stanlio ed Ollio; Orson Welles e Rita Hayworth; Frida Kahlo e Diego Rivera. Duò, con i suoi scatti, riesce a cogliere la bellezza intrinseca di ogni persona, mettendola a proprio agio davanti all'obbiettivo, una qualità molto preziosa in un fotografo.

Barbara Braghin
 


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