Nasce VDA Award. L’ARTE DIGITALE premiata da Var Digital Art Da tendenza a riconoscimento, nel 2023 la grammatica del nuovo millennio ridisegna il contemporaneo (e il quotidiano)
Nasce VDA Award
L’ARTE DIGITALE premiata da Var Digital Art
Da tendenza a riconoscimento, nel 2023 la grammatica del nuovo millennio
ridisegna il contemporaneo (e il quotidiano)
Metaverso e Multiverso, Intelligenza Artificiale Generativa, Reti Neurali,
Algoritmi, Computer Art, Crypto Art, NFT, Blockchain, VR, Phygital, Realtà Aumentata:
sono le 12 eccellenze selezionate per raccontare l’arte digitale italiana
Metaverso e multiverso, Intelligenza artificiale generativa, reti neurali, algoritmi, computer art, crypto Art e NFT, phygital, VR, realtà aumentata e molto altro: il 2023 è stato l’anno che ha fatto emergere in ogni sua sfumatura e coniugazione l’arte digitale, come linguaggio artistico e nuova tendenza, nonché mezzo e media prioritario per raccontare la società contemporanea, interpretandone il mutamento attraverso nuove formule e processi che nascono dall’incontro tra le pratiche più classiche e altre innovative e tecnologiche.
Finestra aperta sui linguaggi del futuro, l’intera produzione dell’arte digitale in Italia nel 2023 è stata “analizzata” da quattro addetti ai lavori d’eccezione - Chiara Canali, Valentino Catricalà, Rebecca Pedrazzi, Domenico Quaranta, coadiuvati da Davide Sarchioni (direttore artistico di Var Digital Art) – individuando una rosa di 12 artisti, tra emergenti, mid-career ed established, che più di altri si sono distinti nel 2023, sia consolidando ricerche pionieristiche già emerse da tempo, sia dando forma a nuove prassi e alfabeti visivi.
Gli artisti selezionati per il VDA Award 2023 sono: Luca Pozzi (Milano, 31 gennaio 1983), Chiara Passa (Roma, 1973), Federica Di Pietrantonio (Roma, 1996), Domenico Dom Barra, Debora Hirsch (San Paolo – Brasile, 1967), Martin Romeo (Carrara, 1986), Rino Stefano Tagliafierro (Piacenza, 1980), Davide Maria Coltro (Verona, 1967), Matteo Succi in arte Svccy (Ravenna, 1997), Danilo Correale (Napoli, 1980), Roberto Fassone (Savigliano, 1986), Kamilia Kard (italo-ungherese nata a Milano).
Dai pionieri agli emergenti, la squadra di artisti chiamata a raccolta da VDA Award vede diverse esperienze mettersi a confronto. Si va da Davide Maria Coltro, pioniere dell’arte digitale, che nel 2001 ha inventato il “quadro mediale”, a Chiara Passa, attiva nell'arte digitale dal 1997 e capace di mettere in gioco l'animazione, la video animazione e la realtà virtuale per esplorare il confine tra reale e immaginario, fino a Domenico Dom Barra pioniere della Glitch Art in Italia. Tra le 12 eccellenze, troviamo anche esperienze trasversali,che vedono l'impiego e la contaminazione tra diversi media, generi e pratiche, rappresentate da: Luca Pozzi, che indaga sul rapporto tra arte e scienza; Debora Hirsch, che unisce la pittura tradizionale ai processi creativi offerti dal digitali per la produzione di immagini, video e NFT, e Kamilia Kard, che impiega diversi media, dalla pittura al video e gif animate, stampe e installazioni, dipinti digitali e siti web. Insieme a loro, ci sono anche le esperienze di Danilo Correale, che esplora una vasta gamma di strategie visive e collaborative che includono la fotografia, l’installazione, il video, l’azione partecipativa, l’intervento pubblico e il testo; Rino Stefano Tagliafierro, regista e video artista, autore di numerosi spot pubblicitari e cortometraggi, tra i quali “Beauty” del 2014, che ha riscosso un successo planetario; Roberto Fassone la cui ricerca di ambito multimediale è interessata all'impiego del fake, il travestimento, il manierismo e la finzione.
VDA Award si rivolge anche alle nuove generazioni di artisti dalle ricerche innovative: Federica Di Pietrantonio, che si concentra su relazioni e processi nati attraverso realtà simulate/virtuali, piattaforme social e videogiochi; Martin Romeo, che esplora la relazione tra natura e tecnologia attraverso vari mezzi, tra cui sculture dinamiche, performance in realtà virtuale e installazioni multimediali; Svccy, che dialoga tra la fisicità dell’opera fisica e l’animazione dell’opera NFT rielaborando l'estetica della Vaporwave, caratterizzata dall’uso di temi nostalgici degli anni ’80 e ’90, di sistemi operativi per videogiochi, fondendoli a immagini di busti romani e centri commerciali abbandonati.
Ognuno di loro è invitato a partecipare al premio con un'opera già edita o concepita per l’occasione, per un totale di 12 lavori digitali rigorosamente screen-based tra i quali, a settembre, verranno selezionati i migliori 4 da presentare al pubblico nelle giornate del 26 e 27 ottobre al Palazzo dei Congressi di Rimini, in occasione della Convention annuale di Var Group, dal titolo “Shape the present, build the future”.
Barbara Braghin