VENEZIA. Morto il giornalista David Sassoli. Il cordoglio di Luca Zaia


VENEZIA - “Con David Sassoli il mondo delle Istituzioni perde un interprete serio ed equilibrato, che ha improntato la sua attività europea al confronto e al dialogo, che sono la stella cometa della democrazia, pur essendo stato eletto da una maggioranza politica”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la prematura scomparsa del Presidente del Parlamento Europeo. “Rivolgo a tutta la sua famiglia, a chi gli ha voluto bene e a tutto il Parlamento Europeo – aggiunge Zaia – le condoglianze più sentite, personali e istituzionali”. “Di essere uomo pacato e ragionevole – ricorda Zaia – Sassoli ha dato numerose prove anche quando, prima di intraprendere la carriera politica, fu apprezzato giornalista televisivo. La giornata è iniziata in maniera davvero molto triste”.

Nella notte fra lunedì e martedì è morto David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo in carica, ex giornalista e per molti anni popolarissimo conduttore del Tg1. Aveva 65 anni. Sposato con Alessandra Vittorini e padre di Livia e Giulio, era tifoso della Fiorentina. Negli ultimi tempi aveva avuto diversi problemi di salute. Sassoli era nato nel 1956 a Firenze ma era cresciuto a Roma. Aveva lavorato come giornalista per più di vent’anni: prima per il Tempo e il Giorno, poi al Tg3 e al Tg1, di cui era stato vicedirettore fra il 2006 e il 2009

 Sassoli in particolare aveva condotto per parecchi anni il Tg1 delle 20. Sassoli lasciò la Rai nel 2009 per candidarsi al Parlamento Europeo con il Partito Democratico e fu eletto con 412mila preferenze. Fu poi rieletto sia nel 2014 sia nel 2019. In mezzo, aveva provato anche a candidarsi a sindaco di Roma. Nel 2013 arrivò secondo alle primarie di partito, dietro a Ignazio Marino e prima di Paolo Gentiloni.

Al Parlamento Europeo, Sassoli è stato impegnato soprattutto in attività istituzionali: dal 2014 al 2019 fu uno dei vicepresidenti dell’aula, e nel 2019 venne eletto presidente per la prima parte della nuova legislatura del Parlamento.

Barbara Braghin

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