Roma. Le Intellettuali di Piazza Vittorio, regia di Augusto Fornari
Valdrada Teatro
presenta
da un’idea di Augusto Fornari
Le Intellettuali di Piazza Vittorio
liberamente tratto da “Le Intellettuali” di Molière
regia Augusto Fornari
adattamento e drammaturgia Chiara Becchimanzi
con Chiara Becchimanzi, Giorgia Conteduca, Monika Fabrizi, Teo Guarini,
Claudio Vanni, Giulia Vanni
le apparizioni straordinarie di Cinzia Leone e Vittorio Hamarz Vasfi
e l’amichevole partecipazione in videochiamata Stefano Fresi
“Le Intellettuali di Piazza Vittorio” trasforma la famiglia di mecenati descritta dal celebre dram-maturgo francese in una famiglia italo-iraniana, trasferitasi in Italia dopo la Rivoluzione Isla-mica del ’79 - un evento storico di portata enorme, di cui ci è giunta solo un’eco confusa, ma più che mai attuale, considerando gli ultimi accadimenti internazionali. Così, le due sorelle Henriette e Ar-mande si trasformano in Laleh (in italiano tulipano, interpretata da Giorgia Conteduca) e Azadeh (in italiano libera, interpretata da Chiara Becchimanzi), la zia Bèlis diventa Pareesa (in italiano fatata, Giulia Vanni) e il giovane innamorato Clitandre Khodadad (in italiano dono di Dio, Teo Guarini). L’artista Trissotin diventa Trissottani e si trasforma in cineasta pomposo e scroccone (Claudio Van-ni,) e la cameriera Martine, che nella traduzione italiana di Molière è veneta, diventa la ciociara Tina, interpretata da Monika Fabrizi.
I genitori delle sorelle diventano Ulrica e Kourosh (in italiano Ciro, con un chiaro riferimento a Ciro di Persia) e saranno interpretati da Cinzia Leone e Vittorio Hamarz Vasfi, apparizioni “straordinarie” grazie ad affascinanti soluzioni tecnologiche e alla scenografia proiettabile; ultimo componente della bizzarra famiglia, Daryush (in italiano Dario, non a caso il successore di Ciro), un inserto dramma-turgico del tutto originale reso possibile dall’amichevole partecipazione in videochiamata di Stefano Fresi.
Uno spettacolo corale, divertente ed emozionante, nel quale gli eventi narrati hanno esiti del tutto imprevedibili.
La drammaturgia di Chiara Becchimanzi vede le parole di Molière mescolate a brani del tutto originali: “L’intuizione di Augusto è stata per Valdrada illuminante – dichiara l’attrice ed autrice - poi-ché era un’occasione imperdibile per trattare uno dei motori drammaturgici che più ci sta a cuore e su cui ragioniamo artisticamente, in varie forme, da anni: il diritto all’autodeterminazione, tema che in Molière si dirige verso conclusioni dalle sfumature misogine, ma che abbiamo naturalmente declina-to in tutt’altra direzione, disegnando intorno ai personaggi un turbinìo emotivo che coinvolgerà il pubblico in prima persona”.
“I personaggi sono comici, a volte farseschi, ma galleggiano su un territorio tragico, come in Tartufo, come in Don Giovanni” spiega ancora Augusto Fornari. “E il tempo, i quasi 350 anni passati, il “pro-gresso” della società, dei rapporti umani, delle lotte femministe, hanno trasformato il tema de’ “Le In-tellettuali” proprio in una commedia tragica, come Don Giovanni. La messa in scena si sofferma su questo aspetto tragicomico, afflato vitale e misterioso dell’esistenza stessa, mescolando senza timo-re il farsesco ed il tragico, l’alto e il basso, l’occidente e l’oriente, il Sacro ed il Profano. La forma stessa della messa in scena teatrale è contaminata da altre forme d’arte: installazioni, performance, videoproiezioni, pittura, scultura, musica; in un agone dove le Idee, i grandi Temi, i Principi si rincor-rono, si scontrano, si sgretolano per lasciare un campo di battaglia dove fra vincitori e vinti non ci sono contorni ma dissolvenze. E dubbi”.
Lo spettacolo è in replica anche il 28 novembre al Teatro San Michele Arcangelo di Montopoli Sabina (RI) e poi il 12 dicembre al Teatro Caesar di San Vito Romano, il 19 dicembre al Teatro Tognazzi di Velletri, il 22 dicembre al Teatro Garbatella di Roma, il 27 e il 28 dicembre al Tea-tro Moderno di Latina.
Per ogni tappa, la Compagnia selezionerà opere artistiche locali da esporre nei foyer. Lo spettacolo è sostenuto dalla Regione Lazio in quanto progetto vincitore dell’Avviso Pubblico regionale spettacolo dal vivo 2021.
Barbara Braghin