Ariano nel Polesine. La figlia della quercia Rovra è stata messa a dimora a San Basilio

Barbara Braghin

San Basilio, frazione di Ariano nel Polesine. Venerdì 5 marzo 2021, una piccola quercia, giovane virgulto nato dalle radici della “Grande Rovra”, popolarmente conosciuta come “La Quercia di Dante”, è stata messa a dimora nell’area dove, sino alla notte tra il 24 e il 25 giugno del 2013, svettava la sua maestosa antenata.

La nuova quercia crescerà, e se avrà la fortuna di vivere molti secoli come la sua antenata, tramanderà di generazione in generazione la storia del Poeta che, perdendosi in questo che era un fitto bosco, smarrì la via. E che, arrampicandosi su una enorme quercia riuscì a ritrovarla.

In parallelo a questo evento simbolico, la Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ha offerto ai visitatori del Centro Visite di San Basilio l’opportunità di conoscere meglio la storia della Quercia di Dante.



Giuseppe Toffoli, Vice Presidente della Fondazione, ha donato al Comune di Ariano il grande dipinto di Brigitte Brand che illustra il connubio tra Dante e la Grande Quercia, proprio per essere esposto nel Centro Visite.




San Basilio ha messo anche a disposizione le immagini della campagna fotografica realizzata da Aldo Pavan per illustrare l’ambiente del ramo del Po dove sorgeva la Grande Quercia e i punti di interesse che, a piedi o noleggiando in loco una bicicletta, il turista è invitato a raggiungere.

Barbara Braghin

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