Pitti Immagine Filati in crescita, 115 espositori e oltre 3mila buyers provenienti da una settantina di paesi in tutto il mondo: in forte aumento le presenze asiatiche
Ricerca, creatività stilistica, innovazione tecnologica nei processi e nei materiali, altissima qualità delle collezioni: questi i fattori di successo della 94esima edizione dell’appuntamento leader nel mondo per le migliori filature italiane e una selezione di aziende estere
“Gli espositori hanno lavorato a ritmi molto alti e
concentrati – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato
di Pitti Immagine – grazie alla presenza di compratori motivati,
competenti e con capacità di spesa. Non è solo una questione di numeri, che
pure ci fanno piacere anche stavolta: basta scorrere l’elenco delle presenze
per rendersi conto che, da anni, tutti gli uffici stile delle grandi maison
della moda e del lusso e i migliori maglifici internazionali non saltano
neppure un’edizione del salone. E non si parla solo di moda in senso proprio:
Pitti Filati è visitato anche dai responsabili stilistici di prestigiose
aziende dell’interior e home design e da altri professionisti della
creatività industriale, come quella dell’automobile”.
Nel ranking delle presenze internazionali, ai primi
posti troviamo Francia, Gran Bretagna, Germania, Turchia, Svizzera, Stati
Uniti, Spagna, Cina continentale, Giappone e Olanda. Proprio il forte aumento
dei compratori asiatici (ai già citati paesi vanno aggiunti Corea del
Sud e Cina-Hong Kong) è forse l’elemento che ha caratterizzato questa tornata
del salone – e che rappresenta anche un buon viatico per l’edizione del
prossimo giugno, quando la scena sarà per le collezioni invernali, quelle che
mediamente pesano di più sui volumi e i fatturati dei produttori.
“Pitti Filati è una fiera diversa dalle altre – conclude Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine - poiché gli altissimi contenuti tecnici e manifatturieri si uniscono alla capacità di evocare e rappresentare anche il glamour della moda, che ormai non è più scindibile da una consapevole sensibilità verso i temi della sostenibilità variamente declinati. E’ una tre giorni di condivisione per gli operatori del settore, occasione di confronto e di reciproca spinta all’innovazione, in tutte le componenti che portano al prodotto – e un grande contributo in questo senso arriva dallo Spazio Ricerca, come sempre mèta imperdibile del percorso in Fortezza. E’ per questo che Pitti Filati è il place-to-be per il mercato internazionale, senza concorrenti nel mondo”.
Feedback molto positivi registrati tra buyer, stampa e operatori anche per il nuovo Spazio Ricerca MILESTONE, curato da Angelo Figus e Nicola Miller, laboratorio di creatività del salone e vero osservatorio sperimentale per i trend del future; così come molto apprezzate sono state l’area speciale CustomEasy, curata da Maurizio Brocchetto e dedicata alla customizzazione nel mondo della maglieria luxury, Knit Club, con la sua selezione di alcuni dei migliori maglifici, e la partecipazione di D-HOUSE, laboratorio urbano dei settori fashion, design e automotive. Tanto pubblico e apprezzamenti anche per Vintage Selection, salone nel salone e valore aggiunto per gli operatori arrivati alla Fortezza da Basso.