Accordo tra Comune di San Donà di Piave e Hydrogen Park per lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile

(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo - 01.2024) - È stato firmato ieri, nella sede Confindustria Veneto Est di Venezia, l’accordo tra Comune di San Donà di Piave e Hydrogen Park per lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile con l’utilizzo di idrogeno verde, a completamento del prossimo bando di gara del Comune di San Donà per la realizzazione di un impianto di produzione di idrogeno verde nell’area ex caserma Tombolan Fava, funzionale all’alimentazione degli autobus del trasporto pubblico locale. L’accordo garantirà la continuità della fornitura e quindi la transizione energetica della mobilità urbana verso fonti rinnovabili.

La fornitura di energia da fonte rinnovabile, dipendente nel caso specifico dall’impianto fotovoltaico asservito all’elettrolizzatore da cui deriverà l’idrogeno verde, costituisce una fonte discontinua di energia che può dare luogo a momenti di sovraproduzione e a momenti di mancata produzione, dipendendo da fonte solare. Hydrogen Park, grazie a competenze ed esperienze di eccellenza internazionali nella produzione su vasta scala di idrogeno verde, nelle applicazioni stazionarie e di mobilità a idrogeno, è in grado di fornire o assorbire per conto del Comune di San Donà di Piave i quantitativi differenziali di idrogeno necessari per coprire momenti di produzione scarsa o eccedente il fabbisogno dell’impianto, garantendo così la continuità al servizio pubblico di mobilità convertito a idrogeno.

In base al protocollo, sarà quindi assicurata la copertura dei quantitativi differenziali che potranno essere richiesti, a fronte della produzione soggetta a stagionalità dell’impianto in progetto, nonché la distribuzione e lo stoccaggio dell’idrogeno, garantendo così la continuità della fornitura al sistema pubblico di mobilità comunale e la gestione delle eventuali eccedenze di produzione. L’accordo ha durata di due anni ed è rinnovabile.

«Questo innovativo accordo con Hydrogen Park, che ringrazio, ci consentirà di garantire la sostenibilità della nuova centrale a idrogeno nell’ex caserma Tombolan Fava per la quale è stata presentata una domanda di partenariato pubblico-privato in corso di valutazione - dichiara Alberto Teso, Sindaco di San Donà di Piave -. Un progetto rivoluzionario, che comporta investimenti per 20 milioni di euro e che porterà nel nostro Comune l’unico impianto di questo tipo nel Nord Italia. Lo sviluppo sostenibile è un elemento caratterizzante della nostra amministrazione, un modello di rilancio dell’economia che può creare ricchezza, posti di lavoro qualificati e benessere, un obiettivo rispetto al quale vogliamo diventare punto di riferimento per tutto il Veneto Orientale».

«L’accordo siglato con il Comune di San Donà di Piave costituisce un primo esempio concreto di Banca dell’Idrogeno, un progetto-pilota di Hydrogen Park per la garanzia dei quantitativi differenziali determinati dalla discontinuità delle fonti rinnovabili, replicabile in ogni territorio - commenta Andrea Bos, Presidente Hydrogen Park -. Tramite i suoi grandi soci, a supporto dei territori nel perimetro di Confindustria Veneto Est e di Confindustria regionale, Hydrogen Park diventa una piattaforma di interscambio con la doppia funzione di deposito e rilascio di idrogeno verde, sia come consegna in caso di carenze energetiche per evitare interruzioni di servizio, sia come off-taker in caso di eccesso di produzione. Un servizio all’avanguardia che conferma il ruolo del consorzio come primo punto di applicazione della strategia energetica europea basata sulla molecola verde».

Hydrogen Park. È stato costituito il 15 luglio 2003. Nell'aprile 2005 è stato trasformato in Società Consortile S.c.a.r.l. Oggi è una realtà consolidata, che annovera tra i propri soci: Confindustria Veneto Est, Confindustria Veneto, Berengo, Decal, Edison, Eni, Sapio. La prima fase dell’attività di Hydrogen Park (2005-2010) è stata orientata all’innovazione e allo sviluppo nel settore delle applicazioni stazionarie dell’idrogeno. Uno dei progetti di maggiore rilevanza ha permesso la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da 16 megawatt, uno dei primi esempi di economia circolare che utilizzava l’idrogeno ricavato da un processo produttivo di prossimità. In seguito, è stato concepito e condiviso con la Regione Veneto un progetto per la realizzazione di un vaporetto a fuel cell alimentate a idrogeno, denominato HEPIC (Hydrogen Electric Passenger venICe boat), concluso nel dicembre 2016 con il varo dell’imbarcazione. Terminata nel 2016 la fase sperimentale, Hydrogen Park ha avviato una progettualità su scala industriale competitiva finalizzata a sviluppare la filiera dell’idrogeno e a garantire la consegna della molecola ai grandi utilizzatori. Hydrogen Park, tramite i suoi soci, ha saputo raccogliere il maggior numero di progetti nell’ambito del Pnrr a livello nazionale.

Barbara Braghin




 

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