Porto Viro. Ai giardini della biblioteca comunale Ex Macello ospite il giornalista Antonio Caprarica

PORTO VIRO – E’ stato un successo la presentazione del libro “Elisabetta per sempre regina. La vita, il regno, i segreti” del giornalista Antonio Caprarica. L’evento si è svolto ai giardini della biblioteca comunale Ex Macello con un pubblico distanziato in base alle normative anti Covid. Ad intervistare l’ospite il sindaco Maura Veronese che, rivolgendosi a lui gli ha detto che si è molto incuriosita al libro perché la sovrana ha superato tutti i record.


“Sessantotto anni di regno, dove ha collaborato con 14 primi ministri e 26 governi, ha incontrato un numero impressionante di persone in tutti questi anni – ha affermato il sindaco -. 1milione e 100 ospiti durante i party in giardino, 3milioni di lettere di corrispondenza ricevute ed inviate dalla regina. Con tutti questi numeri ci racconta la vita di questa regina, Elisabetta II. Lei è riuscito a comprendere cosa sogna la regina?”.


Il giornalista ha risposto dicendo che è l’interrogativo cruciale del suo libro. “Cinque anni fa ho scritto un altro libro sulla regina che si intitola “Intramontabile Elisabetta” – ha risposto -. In quel tempo era arrivata a 90 anni e mi sembrava giusto fare un bilancio della sua vita. Pensavo che fosse un bilancio propedeutico conclusivo. Invece mi ero sbagliato perché in questi 5 anni è successo di tutto nella casa reale inglese e anche nella vita di Elisabetta. Infatti nella casa dei Windsor ci sono personaggi nuovi in continuazione, e come succede nelle fiction, i personaggi creano altri filoni della storia con altri sviluppi appassionanti. E quando qualcuno rivolse al principe Carlo la domanda: “A cosa serve la monarchia oggi?”. Lui rispose: “E’ la soap opera di maggior successo nel pianeta”. Ora ho scritto questo libro che è più di una biografia.


E’ un affresco del secolo che si può definire “elisabettiano”. La regina è salita al trono nel 1952 e il suo primo ministro è stato Winston Churchill, che aveva capacità straordinarie, ha preso anche il premio Nobel per la letteratura e non per la politica. All’arrivo di Elisabetta le sue parole furono: “Le nostre regine sono sempre state benigne per noi. Siamo all’alba di una seconda età elisabettiana”. Non c’è dubbio che il ‘900 inglese sia Elisabetta II. Nella sua figura di donna eccezionale, c’è la vita di una persona, l’esistenza di una famiglia, e anche lo sviluppo di una nazione, la crescita e il cambiamento radicale di una nazione. Dal 1952 ad oggi, non c’è più nulla dell’Inghilterra di un tempo che sia sopravvissuta nell’Inghilterra di oggi. Ma una sola cosa c’è ed è Elisabetta”.


Caprarica nel rispondere che cosa sogna Elisabetta, ha ricordato che nel 1977 la regina ha festeggiato il suoi 25 anni di regno, e che il prossimo anno festeggia 70 anni di regno. Ha detto che nel ’77, Philip Larkin, scriveva: “In un tempo in cui tutto peggiorava, o comunque diventava diverso, una sola cosa buona rimaneva sé stessa, lei non cambiava”.


“E lei non è cambiata – ha continuato il giornalista -, ed questo il mistero di Elisabetta. Noi viviamo in un’epoca in cui il culto dominante del pianeta è il cambiamento. Lei no, è rimasta identica, non ha cambiato nulla del suo comportamento e con questo ha guadagnato la venerazione dei sudditi e uno status di icona planetaria. Tutti noi cambiamo, ma lei non muta e sta lì. I maschi Windsor non hanno vita lunga, le femmine sì ed Elisabetta di prepara a dimostrarlo.


Ovviamente ha pagato un prezzo per questa immutabilità che è stata la rinuncia a sé stessa. Infatti fino a 25 anni, cioè alla morte di suo padre e quindi alla successione al trono, era una giovane donna del suo tempo, allegra e felice, e moglie di un ufficiale di marina. Faceva bagni di sole, nuotava, andava a cena fuori con il marito sotto il chiaro di luna. Una volta diventata regina tutto questo è scomparso e nessuno l’ha più vista così”.

Barbara Braghin






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